Depressione

La depressione è un disturbo mentale che si presenta con umore caratterizzato da sentimenti di tristezza e sensazione di vuoto interiore, perdita di interesse e piacere, sensi di colpa e autosvalutazione, disturbi del sonno e dell’appetito, astenia e scarsa capacità di concentrazione. Questi problemi possono diventare cronici o ricorrenti e possono condurre a una sostanziale compromissione della capacità di prendersi cura delle proprie responsabilità nella vita quotidiana. Nelle sue manifestazioni estreme la depressione può porta La depressione può essere descritta come sentimento triste, infelice, miserabile. La maggior parte della popolazione mondiale si sente in questo modo almeno una volta nella vita, più probabile anche che questo accada per due o tre volte, magari per brevi periodi. Ma alle volte questo stato è presente per più tempo o compare più volte nell’arco di una vita.
La vera depressione clinica è uno stato d’animo di disordine in cui i sentimenti di tristezza, perdita, rabbia o frustrazione possono interferire con la vita quotidiana. La depressione è generalmente classificata in termini di gravità (lieve, moderata o grave). Il grado è stabilito dal medico. I sintomi della depressione includono:
• Disturbi del sonno o sonno eccessivo;
• Un cambiamento drammatico nell’appetito, spesso con l’aumento o la perdita di peso;
• Fatica e mancanza di energia;
• Perdita di autostima sentendosi inappropriati;
• Estreme difficoltà di concentrazione;
• Agitazione, irrequietezza, irritabilità;
• Inattività e ritiro dalle normali attività;
• Sentimenti di disperazione e impotenza;
• Pensieri ricorrenti di morte o di suicidio.
Nella gente depressa sono frequenti esplosioni di rabbia e mancanza di piacere derivata da attività che normalmente rendono felici, come il sesso. I bambini depressi non hanno i classici sintomi della depressione degli adulti. In questo caso si tratta soprattutto di cambiamenti nelle prestazioni scolastiche, nel sonno, e nel comportamento.

I principali tipi di depressione includono:
Depressione maggiore – cinque o più sintomi sopra elencati devono essere presenti per almeno 2 settimane, ma la depressione maggiore tende a continuare per almeno 6 mesi. (La depressione è classificata come depressione minore se si dispone di meno di cinque sintomi depressivi per almeno 2 settimane.
Depressione atipica – si verifica in circa un terzo dei pazienti con depressione. Il sintomo più frequente è il sonno eccessivo. Questi pazienti tendono ad avere una sensazione di essere oppressi e reagiscono con forza ai rifiuti.
Distimia – una forma lieve di depressione che dura al massimo due anni.
Altre forme comuni di depressione includono: • Depressione postparto – molte donne si sentono un pò giù dopo aver partorito, è abbastanza rara.
Disordine premestruale – sintomi depressivi che si verificano una settimana prima delle mestruazioni e scompaiono dopo la fine del ciclo.
Disturbo affettivo stagionale, conosciuto anche come meteropatia – si verifica durante l’autunno-inverno e scompare durante la primavera-estate.
Probabilmente dovuto alla mancanza di luce del sole. Può verificarsi anche con la mania (noto come maniaco-depressione o di disturbo bipolare). La depressione è più comune nelle donne rispetto agli uomini ed è particolarmente comune durante l’adolescenza. Gli uomini di solito chiedono aiuto in caso di depressione meno spesso rispetto alle donne. Per questo motivo risulta che le donne hanno casi più documentati di depressione.

 

CAUSE

La depressione spesso può essere causata dalla famiglia. Ciò può essere causato dai geni, dall’educazione ricevuta, o entrambi. Geni o no, una vita stressante o infelice restano le cause principali della depressione.
Essa può essere causata da:
• Abuso di alcool o di droga;
• Eventi traumatici nell’infanzia come l’abuso o la negligenza dei genitori;
• Stress cronico;
• Morte di un amico o un parente;
• Delusione a casa, al lavoro, o a scuola;
• Farmaci come sedativi o per la pressione arteriosa alta;
• Condizioni mediche come l’ipotiroidismo, cancro o epatite;
• Carenze nutrizionali (come la mancanza di folato e di acidi grassi omega-3);
• Pensieri eccessivamente negativi su se stessi e sulla vita;
• Dolore prolungato o malattia grave;
• Problemi nel dormire;
• Isolamento sociale (comune negli anziani).

TERAPIA

In caso di depressione per 2 settimane o più, è necessario rivolgersi al proprio medico, che è in grado di offrire opzioni di trattamento.
Indipendentemente dal fatto che si ha una depressione lieve o grave, i seguenti consigli possono aiutare:
• Dormire a sufficienza;
• Seguire una sana e nutriente dieta;
• Fare esercizio regolarmente;
• Evitare alcool, marijuana, e altre droghe;
• Partecipare alle attività che rendono felici, anche se al momento non piacciono più;
• Trascorrere il tempo con la famiglia e gli amici;
• Provare a parlare con preti o consiglieri spirituali che possono contribuire a dare un senso alle esperienze dolorose;
• Considerare la preghiera, la meditazione, tai chi, o altri modi per rilassarsi;
• Aggiungere acidi grassi omega-3 alla propria dieta, che si può ottenere dai pesci d’acqua dolce;
• Assumere vitamine sotto forma di prodotti multivitaminici.

PREVENZIONE

Abitudini e stile di vita sano possono aiutare a prevenire la depressione, o ridurre le possibilità che essa si ripeta. Queste includono le abitudini alimentari corrette, dormire in modo adeguato, esercizio regolare, imparare a rilassarsi, non bere alcool nè usare droga. La consulenza può aiutare il paziente nei momenti di dolore e di stress. La terapia familiare e di gruppo può essere particolarmente importante per i ragazzi che si sentono giù. re al suicidio, a causa del quale muoiono in Italia circa 4.5 milioni di persone ogni anno.

Depressione: che cosa vuol dire?

Le cause della depressione sono di solito riconducibili a un insieme di più fattori che convergono a produrre la crisi: esistenziali, affettivo-relazionali, biologici e genetici. Ognuno di noi può vivere una crisi depressiva nell’arco della vita, ma alcuni sono più predisposti di altri, sia per fattori genetici sia relativi alla storia personale. In generale, ogni situazione che produce un senso di perdita (in ogni ambito) può innescare la crisi se giunge in un momento di fragilità emotiva: per esempio un lutto, il periodo dopo il parto, il pensionamento, la menopausa, il matrimonio di un figlio, una separazione, la perdita del lavoro, una malattia.

si possono analizzare dei meccanismi-chiave legati alla depressione come:

Perdita
Ogni depressione, almeno nelle fasi iniziali, è in relazione con la perdita di qualcosa che era sentito come vitale e indispensabile. In generale, la perdita riguarda uno o più dei seguenti elementi: un importante legame affettivo, un contesto sentito come “casa”, un ruolo in cui si era fortemente identificati, il senso della vita che si sta conducendo, un’immagine valida di se stessi, la possibilità di esprimersi in modo autentico. La sensazione è quella di aver perso l’aggancio con la realtà, il ponte con la vita: il disinteresse e l’apatia indicano che il cervello, al momento, non trova più stimoli e al contempo lo proteggono dall’esposizione inopportuna alle consuete azioni e agli incontri quotidiani.

Crisi.
La depressione spazza via un modo di essere e ci obbliga a fermarci. Rendendo difficile svolgere le consuete attività, ci impedisce di proseguire sulla strada che stavamo seguendo. Spesso si tratta di un “blocco” salutare perché, fermandoci, la depressione ci sta dicendo: «Attento, quella vita non è adatta a tee ti sta creando sofferenza». In questi casi è un errore voler tornare “quelli di prima” e non ascoltare il messaggio: anzi, proprio la”vita di prima” è responsabile della sofferenza attuale.Se la depressione non può compiere fino in fondo la “missione” per la quale è venuta, cioè trasformarci, farci cambiare vita rischia di diventare cronica e di bloccare davvero la nostra vita.

Trasformazione e rinascita.
Se si riesce a osservare la depressione nel suo insieme, ecco che gradualmente emerge l’aspetto creativo della crisi. La depressione infatti esprime il grande tema della morte-rinascita presente a ogni livello della natura. In natura tutto ciò che nasce lo fa al buio, in silenzio, nel segreto, dopo un periodo di oscuramento/gestazione: il bimbo nella pancia della mamma, la farfalla nel suo bozzolo, il seme nelle profondità della terra. Questa legge, per la quale una creazione deriva sempre da una “morte” (perdita, disagio, ripiegamento), vale anche per l’ambito esistenziale: nella vita le scelte e i cambiamenti fondamentali che facciamo nascono sempre da un più o meno lungo momento di crisi o di depressione, nel quale il vecchio schema si spezza e fa spazio al nuovo, che deve ancora configurarsi ma che in realtà, in modo embrionale, è già presente nelle premesse che hanno prodotto la crisi stessa.
La depressione è quindi dolore, sofferenza e – su un piano organico – alterazione chimica dei neurotrasmettitori; ma è anche l’espressione della capacità del cervello di riconoscere quando è il momento di cambiare, di trasformarsi.

 

Depressione: chi è più a rischio?

– Persone che non riescono a sottrarsi a situazione cariche di sofferenza o che richiedono un prolungato dispendio energetico.
– Persone che non abbandonano o non modificano uno stile di vita nel quale da tempo non si riconoscono più.
– Persone con tratti di personalità dipendente, che si appoggiano agli altri nella maggior parte delle situazioni che vivono.

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